Al Monte Padrio ci sono stato decine di volte: col sole, con la neve, col caldo e col freddo.
E' una montagna molto semplice da salire, ma dalla quale si può godere di un panorama impareggiabile: la particolare posizione geografica fa sì che, nelle giornate terse e limpide, lo sguardo spazi dal Monte rosa e dalle cime del Vallese a Ovest fino alle Dolomiti ad Est! Davvero molto, per una cima di soli 2153 metri: di solito, panorami simili si possono godere solo da cime ben più elevate, che svettano sulle altre montagne.
Sabato ci sono tornato, con un gruppetto di giovani che volevano provare le ciaspole per la prima volta.
In Aprica il termometro segna -6°, a Trivigno -7° al sole: dei due percorsi per salire in vetta, scelgo quindi di percorrere quello più solatio.
Calziamo le ciaspole già dal parcheggio: neve ce n'è e, man mano che saliamo, lo spessore del manto aumenta considerevolmente.
Il panorama si apre sempre di più: dalle Orobie, alle Retiche col magnifiche vedute sul Gruppo del Bernina, ai monti dell'Alta Valtellina.
Arrivati in cima, una fastidiosa brezza che abbatte le temperature di parecchi gradi ci fa decidere di scende un poco di quota e di fermarci in una conca di più riparata per il pranzo, che consumiamo sotto le fronde di un abete rosso e baciati dai raggi del sole che scaldano a sufficienza.
Rientriamo quindi alle auto facendo alcune deviazioni in neve vergine, provando l'ebrezza (e la fatica) di battere ognuno la propria traccia.
Chiudiamo con l'immancabile terzo tempo rigenerante in un bar di Aprica, chi cin una birra, chi con uno spritz, chi con una cioccolata.
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